lettera alla famiglia Pelizzatti   |   RETROSPETTIVA MOSTRA ELIO PELIZZATTI   |   locandina -ideata da ROBERTO TRABUCCHI   |   OPERE 1960-2006 PELIZZATTI    |   

UNO SGUARDO AL PERCORSO ARTISTICO
DI ELIO PELIZZATTI

Elio Pelizzati nasce a Sondrio il 20 settembre 1942. Il suo percorso artistico inizia a delinearsi in giovane età. Elio Pelizzatti si affaccia all´arte agli inizi degli anni ‘60. E’ incerto tra architettura e pittura. Sceglie - o deve scegliere - quest´ultima (tuttavia, il desiderio di architettura si rivelerà sempre, persino nelle opere meno strutturate compositivamente).
E’ giovanissimo. Avverte che in Valtellina, in quegli anni il clima artistico è, singolarmente, favorevole. Ma è inquieto e già cerca una sua via. Non cerca però la più breve, né un´ambigua immediata autonomia espressiva. Nonostante un carattere chiuso (apparentemente) è culturalmente aperto.
Ed Elio Pelizzatti costruisce la sua identità artistica aprendosi alla lezione dei maestri contemporanei - prima francesi poi italiani - scoprendo il messaggio innovativo anche di quelli allora meno celebrati.
Dichiara, senza timore, di esserne influenzato. Accetta, accoglie le loro ´contaminazioni´, mostrandone peraltro la fertilità.
Per avvicinarsi maggiormente a queste fonti, cambia clima. Soggiorna, dal 1961 al 1964, a Parigi.
Poi ritorna in Valtellina. Frequenta però l´ambiente artistico milanese, accostandosi ai pittori più sensibili alle problematiche esistenziali.
In quegli anni ricerca, scava in profondità per svelare quella inquietudine e quei drammi che si celano nella scena quotidiana. Percorre la stessa rotta seguita dai pittori - soprattutto milanesi - protagonisti del cosiddetto ´realismo esistenziale´ (Banchieri, Ferroni, Cappelli) trattando, a volte, le loro stesse tematiche (il tema dei ´rifiuti´, ad esempio).
Ora i suoi paesaggi sono più vicini alle periferie degradate, corrose, di Vespignani che ai colori acquerellati di una natura ancora intatta.
Gli interni desolati non appartengono al mondo rurale, ma a quello urbano.
Le sue tematiche, scomode, non di rado inquietanti, sono, apparentemente, estranee al contesto valtellinese.
Un realismo, spesso graffiante e dagli esisti formali tutt´altro che scontati, ha caratterizzato per lungo tempo l´intensità della sua pittura (ma per lungo tempo non ha favorito sbocchi commerciali facili).
Nel percorso pittorico di Elio Pelizzatti non si rintracciano pause informali.
L´astrazione sembra invece attraversarlo quando la vicinanza con l´arte di Alberto Giacometti si fa più intensa.
La forma tende a scomparire. La figura si allontana dalla scena. L´immagine si astrae. Ma solo per lasciare il posto alla sua essenza o alle tracce della sua memoria.
Poi ricompare con l´impatto della ´Nuova Figurazione´.

RITORNO AL PAESAGGIO VALTELLINESE

Negli ultimi anni, la pittura di Elio Pelizzatti si ricongiunge con il territorio valtellinese.
Il paesaggio delle valli riappare in forme e in colori talvolta quasi idilliaci. Però, anche negli scorci dipinti dai colori dell´estate o dall´algida luce dell´inverno, assieme all´incanto della natura, affiora una soffusa malinconia.
Nelle ultime opere - un ciclo che avrebbe voluto concludere come un vasto affresco dell´alta montagna (dei gruppi del Bernina, del Disgrazia, del Badile) - il suo ´realismo´ pare giungere, per l´esecuzione minuziosa, per la scrupolosa attenzione al particolare, in prossimità dell´ ´iperrealismo´.
Eppure quelle vette - astratte nonostante la loro imponente corporeità, la solitudine dei loro silenzi, il biancore accecante dei ghiacciai - conducono ai confini dell´invisibile.

LE TECNICHE, I GENERI IN ELIO PELIZZATTI

Nella sua ricerca, inquieta ma sistematica, Elio Pelizzatti ha sostanzialmente sperimentato ogni modalità espressiva: dalla pittura ad olio al pastello, dal disegno alla grafica seriale (tecnica, quest´ultima nella quale è stato, in Valtellina, antesignano, mostrando nel contempo una scrupolosa e raffinata maestria).
La sua produzione artistica, di ampio respiro ed anche quantitativamente rilevante, si è cimentata con tutti i generi della pittura: la figura - a volte il ritratto - il paesaggio, la natura morta.
Li ha affrontati cercandone non solo l´espressività più profonda, ma soprattutto le loro relazioni.
Spesso, infatti, ha sviluppato le varie tematiche con originalità compositiva e concettuale, riunendole o, viceversa, dilatandole.
La figura solitamente non compare isolata. Entra nella scena degli ´interni´ ma anche degli ´esterni´. Appare raccolta, avviluppata nelle forme di personaggi celati nella loro ombra. Traspare da sembianze ancora umane, ma prossime a dissolversi, che attraversano lievemente - talvolta parrebbe solo con la trasparenza della loro anima - paesaggi spaesati.
Oppure entra nitida nel paesaggio, negli interni, nella stessa natura morta, attraverso il luminoso incarnato - dipinto o inciso - di nudi sensuali.
Elio Pelizzatti non considera la natura morta un genere minore (rispetto al paesaggio, alla figura). Non circoscrive gli oggetti nell´apparenza dell´immagine o nella loro staticità. Raduna le loro forme, o i brandelli delle loro forme, per ricomporre identità smarrite.
I loro colori accesi - ma anche forme spente, erose - pervadono l´intero spazio di interni svuotati persino dal silenzio. Trabordano. Non c´è più soglia tra ´interno´ ed ´esterno´.
Riversano la loro vivacità cromatica (o ciò che rimane delle loro sembianze) in paesaggi trapassati da mutazioni aggressive, dipinti dall´ombra o dal colore gelido della fluorescenza.
Oppure, come nelle opere più recenti, sconfinano nel paesaggio per cogliere il bagliore di una natura che sempre rinasce.
Elio Pelizzatti ha affrontato, in alcune occasioni, anche il tema dell´arte sacra, cogliendo nel dolore della ´via crucis´ la coincidenza con la sofferenza umana.
Ma soprattutto ha dedicato la sua narrazione pittorica al quotidiano, cercando - consciamente o meno - ´il sacro nel quotidiano´. Proprio come Alberto Giacometti.

PRINCIPALI MOSTRE PERSONALI

1965 Studio Maspes - Sondrio
1965 Galleria CONTARINI - Venezia
1968 Galleria INDICA - Sondrio
1971 Galerie am ROSENFELS – Lorrach (Germania)
1972 Galleria "DELL'ARNETTA" - Gallarate
1973 Galleria "IL GRAPPOLO" - Sesto S.Giovanni (Milano)
1978 Galleria BANCA UNIONE DI CREDITO – Lugano (Svizzera)
1978 PRO LOCO - Chiavenna
1979 Galleria "ROSARIA ARTE" - Torino
1981 Galleria MAGENTA - Magenta
1981 Personale Sala Provincia - Sondrio
1982 Galleria "AMELIA" - Milano
1982 Galleria "SORRENTI" - Borgomanero
1982 PALA ALTARE Chiesa S.Maria Perlongo - Montagna in Valt. (Sondrio)
1983 METOPA Chiesa S.Maria dei Monti - Valfurva
1985 Personale Sala Provincia - Sondrio
1987 Galleria "LA SOFFITTA " - Carbonia (Sardegna)
1989 Personale CENTRO CULTURALE REIMS - Firenze
1991 Biblioteca "FACCINELLI" - Chiuro
1993 MOSTRA LITOGRAFICA - Biblioteca - Montagna in Valt. (Sondrio)
1997 "SEGNO E COLORE" - Sala Ligari - Sondrio
2000 "VERSANTI DELLA VALMALENCO" Centro Congressi Albergo Tremoggia - Chiesa Valmalenco (Sondrio)
2001 "RAETHIA" Sala Mostre Club Alpino Italiano - Bergamo
2002 "MONTAGNA APPESA AD UN FILO" Biblioteca Comunale - Seriate
2003 Personale sul tema dell'ecologia - AMA - Berbenno (Sondrio)
2004 "OPERE 1998-2004 " Sala Ligari Palazzo Provincia - Sondrio

PRINCIPALI MOSTRE COLLETTIVE

1962 Premio di disegno "DIOMIRA" - Milano
1964 Premio di disegno "LA PARETE" - Milano
1965 Premio Nazionale di pittura - Cinisello Balsamo
1966 XIX Premio Nazionale di pittura - Suzzara
1966 Prima rassegna della grafica ITALIA - ZAGABRIA
1969 XXVI Biennale Nazionale d'arte moderna - Milano
1970 Information 70 -71 Galerie Rosenfels - Germania
1972 Mostra collettiva "L'Art Vif" Metz - Germania
1979 Mostra collettiva Galerie "LA RUE" - Parigi
1980 Mostra Collettiva Galerie "DUNCAN" - Parigi
1980 Mostra collettiva RATHUS - Coira (Svizzera)
1981 Mostra collettiva "CENTRO ANNUNCIATA" - Milano
1981 Mostra collettiva THOMAS GALLERY - Stoccarda
1982 Mostra collettiva Incisori Italiana CONVENTO FRATI CAPUCCINI - Piona (organizzata dalla Galleria La Spirale - Milano)
1983 Premio Nazionale di pittura e grafica "L'Adda" - Sondrio
1984 Mostra Collettiva Museo - Morbegno
1984 Mostra Collettiva SAN ROMEDIO - Torre di Poschiavo - Svizzera
1991 Mostra collettiva "CARTE INCISE" - Poschiavo
1991 Mostra collettiva "SEGNI NELLA STORIA" - Palazzo Besta -Teglio
1992 Mostra Collettiva "CARTE INCISE" Biasca Chasa - Covalier Pellanda - Poschiavo
1992 Mostra Collettiva Ex Libris Galleria "L'Arcolaio" - Jesi
1994 Mostra Collettiva "Atelier 10" - Varese
1999 Mostra collettiva Raete Rezia - Berbenno
2000 Collettiva Raete Rezia - Coira (Svizzera)
2002 Mostra collettiva "Alle soglie del cielo" - Banca Popolare - Bormio
2002 Ha partecipato alle edizioni del Progetto "LINEA RETICA" transfrontaliero
DISEGNO E POESIA
PRESENZE DI VALLE
PROGETTO S.REMIGIO
LINEA RETICA
CARTE INCISE
RAETE REZIA
2010 "LINEA RETICA 3" - Mostra collettiva - Tirano - Centenario Ferrovia Retica
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